L'annuncio dato dall'Acvt al convegno sulla "Mobilità sostenibile": «Più chiarezza e ordine. Approdi certi e duraturi». "Spariranno" probabilmente le doppie numerazioni come 61, 52 e 82
Da gennaio rivoluzione nei numeri dei vaporetti

(a.f.) Da gennaio si cambia. Parola di presidente (e direttore) dell'Actv. Basta con i numeri 82, 61, 51, 62 e via dicendo. «In tutte le città del mondo i numeri che indicano i percorsi dei bus o degli altri mezzi di trasporto sono in successione. A Venezia no, manca il "due", per esempio. Tutti sanno che l'82 non viene dopo l'81 ma è la somma storica della linea "8" con la linea "2". E via così. Dobbiamo riordinare tutto non tanto per i cittadini di questa città ma per i 20 milioni di turisti che ogni anno visitano Venezia e utilizzano i suoi mezzi».

L'annuncio lo hanno dato Marcello Panettoni presidente dell'Actv (e presidente delle Aziende dei trasporti italiane) e il direttore Maurizio Castagna all'istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti dove l'assessore Enrico Mingardi è riuscito a mettere assieme addetti ai lavori ed esperti in comunicazione per cercare una nuova strada per "comunicare la mobilità".

Così da gennaio (la data è una previsione, potrebbe slittare) l'Actv ha previsto non solo una riorganizzazione delle linee con i nuovi numeri. Ma anche far diventare tutto più semplice attorno a imbarcadero, attracchi, approdi. Come potrà mai capire un turista che scendendo a Vallaresso è a due passi da Piazza San Marco?

«Già esiste una "vetrofania test" - ha spiegato Panettoni - all'approdo della Salute. Trasformeremo gli spazi simili in modo che assomiglino a quelli che si trovano per capirci, nelle vicinanze di un'uscita delle metropolitane: mappa della città, dei trasporti, del quartiere, dei monumenti vicini alla fermata». Insomma informazioni chiare, essenziali. Proprio come ha spiegato Michele Cortelazzo , docente di italianistica a Padova, esperto dei linguaggi della comunicazione pubblica. Cortelazzo ha "promosso" l'Actv (ma bocciato tante altre aziende) e suggerito un sistema che dovrebbe rendere leggibili gran parte delle informazioni che non lo sono: «Fate ritradurre in italiano le frasi già tradotte in inglese, francese o altre lingue. Così ritornano comprensibili nella nostra lingua, spesso resa incomprensibile dai burocrati che amano l'"obliterese"». A tentarne di capire come sia importante essere chiari quando si comunica, ieri c'erano anche gli alunni della 2a A e 2a B dell'Istituto Morin col professor Sentieri. E proprio agli studenti è dedicato il grande messaggio che Asstra sta lanciando in una campagna nazionale: «In bus è meglio e non si è diversi se invece di motorino o auto si diventa clienti di un trasporto pubblico. Unico sistema - peraltro - che riduce l'inquinamento nelle città provocato dalle auto».

«Il Gazzettino», Edizione di Venezia, venerdì 21 settembre 2007, p. III