SULLE TESI ANTI BERLUSCONI INTERVIENE IL GOVERNATORE VENETO E CORTELAZZO RISPONDE
Galan: «A sinistra il complesso dei migliori»

Le tesi "anti-Berlusconi" discusse all'Università di Padova e che hanno laureato alcuni studenti non sono piaciute al presidente della Regione, Giancarlo Galan. «Prima si poteva dire che erano teneramente antipatici, perché sempre in ritardo di un anno, di un'annata, di un'idea scrive in una nota il governatore veneto - Adesso sono soltanto antipatici e anche un po' imbecilli, per fortuna dell'Italia e di tutti noi. Non la voglio fare lunga, ma purtroppo si è venuti a conoscenza che all'Università di Padova non è difficile raggiungere il 110 e lode con una laurea "politicamente corretta". Se una tesi di laurea sostiene che "Silvio Berlusconi mette in serio rischio la democrazia in Italia", oppure se un'altra tesi ancora approfondisce quanto ha "contribuito a costruire il candidato Berlusconi: il conflitto di interessi, quello con la magistratura, la stampa estera e l'uso della televisione" il gioco è fatto. Ci si laurea con 110 e lode. Questo accade nell'Università di Galileo Galilei e di Concetto Marchesi e di altri grandi docenti, scienziati, intellettuali, ma che ora è resa celebre da pallidi epigoni di Toni Negri. Ora abbiamo docenti in "superiorità morale", che avendo paura delle parole si nascondono, quando qualcuno osa criticarli, dietro simili affermazioni: "questo è un attacco alla libertà di insegnamento e all'Università"».

«Comunque, gli antipatici imbecilli sono stati descritti alla perfezione da Luca Ricolfi in un libro dedicato alla "sinistra e il complesso dei migliori" - continua Galan - Ciò che accade a Padova e in altre Università italiane, dunque, ben si merita una riflessione di Ricolfi, certamente uomo di sinistra e anche docente universitario, ma intelligentemente attento nel mantenersi lontano dai "girotondi" di quei tristi 110 e lode». Conclude Galan: «Fino a quando ci sarà la sinistra con il complesso dei migliori, ci sarà più di una speranza per le fortune del centrodestra».

Sulla vicenda interviene il professor Michele Cortelazzo, presidente del corso di laurea in Scienze della comunicazione, che si sente chiamato in causa dal riferimento di Galan alla tesi di una studentessa del suo corso, curata dal professor Fiengo del 2001 su "Il candidato Berlusconi". «Le affermazioni di Galan - dice Cortelazzo - si basano su una lettura quanto meno imprecisa del riassunto della tesi della candidata pubblicata sul quotidiano Il Tempo on line. Chiunque avrà l'onestà intellettuale di andare a verificare, scoprirà che la tesi in questione descriveva come i giornali hanno creato ognuno la propria immagine del candidato Berlusconi». Interpellato il professor Gianni Riccamboni, delegato del Rettore per la comunicazione e l'immagine dell'ateneo riferisce che la questione a questo punto si sposta su un piano strettamente politico e che l'Università nei prossimi giorni prenderà una posizione ufficiale.

«Il Gazzettino», sabato 12 novembre 2005