In LinguaGiovani il gergo camaleontico, vivace e sempre in evoluzione
In un sito le parole dei ragazzi
raccolte, classificate e analizzate
Una tesi di laurea permette di rinnovare il sito ideato dal prof. Cortelazzo

Carduni, squaglia, bega Una lingua parallela, gergale, camaleontica, colorita, vivace, in rapidissima evoluzione, spesso assoggettata agli stimoli esterni, televisivi ma non solo, poco decodificabile dagli adulti. Che però non rinunciano a far propri termini, espressioni gergali, costrutti sintattici presi da questo versatile linguaggio. E' la lingua dei più giovani, protagonista di una tesi di laurea in Scienze della Comunicazione discussa in questi giorni da Emilia Orefice. Risultato della tesi, intitolata Progettazione e realizzazione della nuova versione del sito LinguaGiovani, è un sito ora in rete all'indirizzo www.maldura.unipd.it/linguagiovani. Sito che raccoglie, classifica, analizza parole, termini, espressioni che non trovano spazio nei vocabolari ufficiali, ma permeano ugualmente larghi strati della popolazione giovanile italiana. Ma il sito è anche una piattaforma accessibile a tutti che fornisce strumenti a studiosi di questo campo tra cui bibliografia, metodi e progetti di ricerca, raccolta di articoli giornalistici sul linguaggio giovanile, sitografia, con link a siti soprattutto esteri.

LinguaGiovani non è un sito inedito. Nato circa 10 anni da un'idea di Michele Cortelazzo, ordinario di Linguistica Italiana e Presidente del Corso di laurea in Scienze della comunicazione, il sito fu sviluppato all'interno delle pagine web del Dipartimento di Romanistica come mezzo di coordinamento e di scambio di informazioni tra gli studiosi del linguaggio giovanile. Ben presto però i tecnici informatici di Palazzo Maldura pensarono di aprire almeno in parte il sito ai giovani: nacque così un vocabolario interattivo, arricchito dalle parole inviate dai ragazzi, duemila in 4 anni. Ora il sito riapre al pubblico, mantenendo le vecchie sezioni, specie quelle destinate agli studiosi, ma implementandosi con varie novità, come la storia del sito, ampliando le funzioni di ricerca e l'interattività. In particolare il dizionario, che ora riparte da zero, non si limiterà a raccogliere le parole inserite dai giovani, ma le codificherà dal punto di vista del significato (in modo che sia possibile visualizzare tutte le parole che rappresentano, per fare qualche esempio, il concetto di "bella ragazza" o di "marinare la scuola") e accompagnerà le parole segnalate con un commento linguistico. Il dizionario in rete sarà coordinato da un esperto lessicografo e linguista, ma al tempo stesso manterrà la freschezza di un dizionario redatto in linea da un gruppo estesissimo di ragazzi. "Il sito LinguaGiovani- spiega Cortelazzo - ha un obiettivo principale: la condivisione di conoscenze e, soprattutto, di strumenti d'analisi tra studiosi. E poi un obiettivo secondario: quello di tener legata la ricerca con i protagonisti della ricerca, nel nostro caso i giovani". Il sito ha avuto un notevole riscontro a livello non solo nazionale: "L'Università di Padova - prosegue il docente - è stata, anche in questo campo, un punto di riferimento internazionale".

Silvia Gross

«Il Gazzettino», Edizione di Padova, mercoledì 15 giugno 2005, p. VII