TRASPARENZA LINGUISTICA GRAZIE AD UN PROFESSORE UNIVERSITARIO
Il comune di Padova seppellisce il "burocratese"

Padova

NOSTRA REDAZIONE

Basta con termini come "soggetti beneficiari", "nucleo familiare", "in competente carta da bollo". Bando, quindi, al burocrate se. Largo, invece, ad un linguaggio semplice, comprensibile a tutti e che faccia immediatamente percepire i messaggi. Il Comune di Padova, infatti, cambia rotta, per rendere più facili i suoi rapporti con i cittadini. Tutto è nato dalla provocazione lanciata da Michele Cortelazzo, professore di Grammatica al corso di laurea in Scienze della Comunicazione, il quale, avendo trovato affissa ad uno sportello dell'Anagrafe la scritta sibillina "chiuso per motivi contingibili", aveva inviato una lettera di protesta al sindaco Flavio Zanonato, in cui sottolineava come lui stesso, docente universitario di lingua italiana, si fosse trovato in difficoltà di fronte ad una parola mai sentita.

Il primo cittadino, però, non aveva archiviato la missiva, ma aveva immediatamente convocato lo scrivente, chiedendogli che cosa si potesse fare per risolvere il problema. E così, facendo proprie anche le indicazioni dei ministri Cassese e Bassanini, l'Amministrazione ha affidato allo stesso prof. Cortelazzo il compito di insegnare ai dipendenti comunali a scrivere "dalla parte del cittadino". Dal '97 ad oggi, quindi, 270 impiegati hanno partecipato alle 11 edizioni del corso di semplificazione del linguaggio amministrativo e alla fine dello scorso anno è stato istituito un gruppo di lavoro con il compito di riscrivere gli avvisi pubblici e le informazioni istituzionali per i cittadini. E i complicatissimi manifesti dell'Ici, ad esempio, sono già stati "tradotti".

Ieri mattina, in Municipio, i protagonisti del progetto ne hanno illustrato scopi e prerogative. Erano presenti, oltre al professor Cortelazzo, il sindaco Flavio Zanonato ed il suo vice, Luigi Mariani.

«Trasparenza linguistica - ha esordito il coordinatore - significa anche trasparenza amministrativa e in questo campo Padova è all'avanguardia a livello nazionale. Un esempio chiarisce in modo pratico il concetto. C'è molta differenza per una persona ricevere una convocazione scritta così: "In riferimento al verbale di assegnazione di un alloggio Erp in data 16.05.1997, considerate le motivazioni, si comunica che si è ritenuta giustificata la Sua richiesta di nuova convocazione per esperire una scelta alternativa di alloggio, risultando effettivamente minimo, rispetto ai parametri di legge, per il Suo nucleo familiare l'alloggio sito in via ..., da noi proposto. Si fa riserva di contattarla per una nuova scelta di alloggio". O, invece, leggere la stessa comunicazione scritta così: "Le comunichiamo che lei potrà scegliere un alloggio diverso da quello di via ..., che le è stato assegnato con verbale del 16 maggio 1997. Abbiamo infatti accolto la sua richiesta, in quanto l'alloggio da noi proposto risulta piccolo rispetto ai parametri di legge per la sua famiglia. Le comunicheremo la data di convocazione per la nuova scelta dell'alloggio". Nell'effettuare tale operazione di semplificazione linguistica - ha concluso il docente - abbiamo tenuto presenti tre regole: mettersi dalla parte del destinatario, evitare di essere prigionieri dell'inerzia e proporre testi efficaci e chiari, piuttosto che eleganti».

«Si tratta di un'iniziativa di straordinaria importanza - ha commentato il sindaco diessino Zanonato - e l'idea di rendere più facili da capire le comunicazioni dell'Amministrazione è piaciuta molto anche all'Anci (Associazione nazionale comuni italiani ndr) che ora vuole diffonderla in modo generalizzato anche alle altre città: è già pronta la deliberazione e a giorni sarà contattato Cortelazzo».

Nicoletta Cozza

«Il Gazzettino», mercoledì 5 maggio 1999, p. 13.