La politica delle "informazioni aggiuntive"

Domenica 2 aprile, nel "Gazzettino", pagina di Chioggia, Cavarzere, Riviera del Brenta, leggo: "indicazioni fatte apposta per confondere se non inguaiare il residente e, perchè no, anche il turista". Si riferisce alle indicazioni incoerenti sul costo della sosta nel lungomare di Sottomarina. Chissà perchè mi sono venute in mente queste parole quando, passato a pagina XXIII, ho letto la risposta dell'Ufficio stampa del Comune di Padova che giustificava così il fatto che in Riviera Ruzante, zona con divieto di sosta e rimozione forzata valida 24 ore, ci stesse un cartello che indicava il divieto di sosta dalle ore 24 alle ore 4 per il passaggio del tram: "era solo un'informazione aggiuntiva". A me pare che non ci possa essere dubbio: un'informazione "aggiuntiva" di questo genere non fa altro che confondere il cittadino.

Non so se dal punto di vista giuridico il Comune abbia ragione; certo, dal punto di vista comunicativo questa informazione è una vera e propria sciocchezza (la mia educazione mi impedisce di dire quello che sto davvero pensando). Altro che chiarezza, trasparenza, univocità delle comunicazioni delle istituzioni pubbliche! So che difficilmente verrò esaudito, ma ci provo lo stesso: si potrebbe sapere pubblicamente chi è il geniale ideatore di questa politica delle "informazioni aggiuntive"?

Michele Cortelazzo

«Il Gazzettino», Edizione di Padova, martedì 4 aprile 2006, p. XIX