TRENITALIA
UN FEROCE SCHERZETTO

Tra le sevizie cui Trenitalia sadicamente sottopone gli sventurati che devono utilizzare i suoi treni, in particolare gli Eurostar, c’è il feroce scherzetto di sovvertire la composizione dei convogli rispetto a quanto preannunciato, dalla stessa Trenitalia, nei cartelloni esposti nelle stazioni. Così, quando arriva il treno, si avvia il fantasmagorico carosello dei viaggiatori di seconda classe che, trafelati e pieni di bagagli, corrono alle proprie carrozze sistemate dove doveva esserci la prima, e viceversa. A me, su quattro viaggi fatti negli ultimi tempi in Eurostar partendo da Padova, è capitato tre volte, l’ultima giovedì scorso. Se ci sono così grandi difficoltà tecniche a mantenere la composizione annunciata, non dovrebbero essercene altrettante a dare chiara notizia dell’inversione con l’altoparlante. Ma Trenitalia non lo fa, o, quando lo fa, qualcuno dovrebbe spiegargli come si deve comunicare una variazione e che dall’altoparlante è quasi impossibile capire se viene detto «settore B» o «settore D». Ma quel che è peggio è come si viene trattati a pesci in faccia quando si protesta. A me non è capitato con la gentile capotreno dell’Eurostar 9461 del 3 febbraio, che ha cortesemente espresso la sua comprensione per il disagio, ma con il servizio reclami in rete: Trenitalia promette risposta entro 30 giorni, io ho scritto il 9 febbraio e a tutt’oggi non mi è giunto nulla. E soprattutto mi è capitato con il personale dell’ES 9473 del 9 marzo scorso, e in particolare con il giovin signore matricola 935217, che si è sentito offeso dalle mie esacerbate proteste, ma poi ha dichiarato, infastidito, che lui con la composizione del treno non c’entrava. Un infiltrato nella squadra Trenitalia, o completo disinteresse e disprezzo per quelli che Trenitalia, ipocritamente, continua a chiamare clienti?

Michele Cortelazzo
Padova

«Il Mattino di Padova», mercoledì 29 marzo 2006, p. 14