Veloci, discreti, economici: ecco perché hanno conquistato i giovani
Un solo squillo per dire «ti penso»

Gli adolescenti sono i maggiori «consumatori» di messaggini (il record è dei ragazzi finlandesi: 200 al giorno). Perché è un sistema veloce (pochi secondi da un display all' altro), riservato, economico (circa 100 lire), sintetico (le parole digitate non possono superare i 160 caratteri), in grado di riprodurre il gergo e l'andamento della comunicazione orale. Secondo il linguista Michele Cortelazzo, gli sms enfatizzano la funzione «fàtica» del parlato, cioè quella che serve soprattutto a dire «ci sono, ti penso, mi sento legato a te, sono come te». La stessa che si ritrova, estremizzata, in un'altra abitudine dei ragazzi: lo squillo. Si chiama il cellulare di un amico e poi si spegne dopo il primo squillo. Il numero del chiamante resta memorizzato: segnale silente ma inequivocabile. E gratuito.  

«Corriere della sera», mercoledì 14 febbraio 2001, p. 57